Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dei)

Terza giornata

Prologo
[La rupe del sonno di Brünnhilde]

[Parte prima]
Il filo dei destini del mondo: svolgerlo, riavvolgerlo, reggerlo, leggerlo, è compito delle tre Norne, che sanno il passato, il presente e l’avvenire. Ma qualcosa blocca e ostacola il filo, non si leggono più con chiarezza né passato né presente né futuro, e il filo si spezza tra le mani della terza Norna. È il presagio della fine

[Parte seconda]
Alba. Siegfried e Brünnhilde (costei porta al dito l’anello che l’uomo le ha donato in pegno), si giurano eterno amore. Siegfried tuttavia si incammina, verso il Reno, verso nuove imprese: l’avventura è il destino di ogni eroe leggendario.

Atto I

Scena I
Reggia presso la riva del Reno. Giunge Siegfried. I fiacchi eredi del regno dei Ghibicunghi, i fratelli Gunther e Gutrune, dovrebbero entrambi sposarsi, per evitare l’estinzione della stirpe. A ciò li spinge anche il loro fratellastro Hagen (figlio di Alberich il Nibelungo), cui il padre ha affidato la missione di recuperare l’Anello. A tal fine Hagen mette in atto il suo malvagio piano.

Scena II
Ecco la prima parte del piano di Hagen: Siegfried berrà il filtro dell’oblio, dimenticherà Brünnhilde e si innamorerà di Gutrune; per ottenere da Gunther il consenso al matrimonio con la sorella, Siegfried si presterà al disegno ulteriore di Hagen: dovrà ancora varcare il fuoco che protegge Brünnhilde, ma (grazie al Tarnhelm) lo farà nelle vesti di Gunther, al quale spetterà il diritto di giacere con la donna. Siegfried sarà dunque tenuto, giacendo con Brünnhilde nelle sembianze di Gunther, a rispettare la donna, che il patto gli impone di condurre vergine al futuro marito Gunther (il filtro dell’oblio assunto da Siegfried gli impedisce di ricordare… quanto accaduto poche ore prima con Brünnhilde.

Scena III
Sulla roccia, circondata ancora dal fuoco che la protegge, Brünnhilde riceve la visita della sorella Waltraute: costei la informa su quanto sta accadendo lassù a Walhall. Wotan siede muto in trono, afflitto dalla più profonda costernazione, reggendo in mano i tronconi della sua lancia spezzata da Siegfried, e non mangia più le mele d’oro: ha ordinato che si costruisca una catasta di legna tutto intorno alla sala degli eroi. Wotan sa che l’anello è nelle mani di Brünnhilde, e spera solo che ella lo renda al Reno, affinché egli stesso e il mondo siano redenti dalla maledizione dell’Anello. Perciò Waltraute supplica la sorella di cedere l’Anello: ma nemmeno Brünnhilde compie questo gesto, sebbene sia animata da motivazioni diverse da tutti gli altri (per lei l’Anello è solo il pegno d’amore dell’amato).
Giunge Siegfried, e tutto va come previsto. Siegfried varca il fuoco: Brünnhilde pensa di accogliere l’amato, ma a causa dell’Elmo magico vede uno sconosciuto (Gunther), che con forza le strappa l’anello che la donna usa per difendersi. Siegfried/Gunther giacerà con Brünnhilde, ma, per rispettare il patto d’onore con Gunther porrà Notung fra sé e la donna.

Atto II

Scena I-III
Davanti al palazzo dei Gibicunghi, Hagen nel dormiveglia viene istigato da Alberich ad uccidere Siegfried al fine di impossessarsi dell’anello
Siegfried, rientrato a corte, riferisce ad Hagen l’accaduto.
Hagen può dunque radunare i vassalli perché assistano alla celebrazione del doppio matrimonio.

Scena IV
Brünnhilde, trascinata a corte dal vero Gunther (nel frattempo subentrato a Siegfried), non solo è angosciata, ma rimane basita nel vedere Siegfried, perfettamente padrone di sé, al braccio di Gutrune, promessi sposi. Inoltre Brünnhilde vede al dito di Siegfried l’anello che Gunther/Siegfried le aveva strappato, immagina uno scambio di persona, e accusa Siegfried. Hagen malignamente insinua che Siegfried abbia violato il patto d’onore, giacendo con Brünnhilde, e induce Siegfried a giurare la propria innocenza sulla lancia dello stesso Hagen, dunque a costo della morte. Brünnhilde, infuriata, minaccia l’annientamento di chi si rivelerà spergiuro.
Rimangono in scena Hagen, Gunther e Brünnhilde. Hagen convince Gunther a uccidere Siegfried durante una battuta di caccia, e Brünnhilde diviene parte del patto rivelando che la schiena dell’eroe è vulnerabile.

Atto III

Scena I
Lungo il Reno, durante la caccia Siegfried incontra le Figlie del Reno, che cercano di indurlo a ceder loro l’Anello che egli ha al dito: Siegfried rifiuta di separarsene. Le Figlie del Reno allora gli predicono una fine certa e prossima.

Scena II
Hagen, nel frattempo sopraggiungo con Gunther e gli altri, induce Siegfried a raccontare la storia della sua vita: prima che il racconto arrivi all’incontro del risveglio di Brünnhilde Hagen offre una bevanda a Siegfried: in realtà è un filtro, antidoto del precedente. Siegfried così riprende il filo dei ricordi, e racconta l’incontro amoroso con Brünnhilde. Questo è il pretesto sufficiente per consentire ad Hagen di far valere il giuramento: il figlio di Alberich affonda la lancia nella schiena vulnerabile di Siegfried, uccidendolo.
Un corteo funebre accompagna il ritorno dell’eroe alla reggia dei Ghibicunghi.

Scena III
Gutrune, ignara del complotto, attende Siegfried: quando vede il suo cadavere, accusa Gunther, il quale a sua volta incolpa Hagen, che ammette il fatto. Quest’ultimo pretende l’anello, ma Gunther respinge la pretesa e per questo viene ucciso da Hagen. Costui é sul punto di sfilare l’anello dal dito di Siegfried, ma il braccio dell’eroe morto prodigiosamente si alza. Gutrune rivela l’origine del complotto. Brünnhilde comprende ogni cosa: comprende come si sono svolti i fatti, e ne intuisce il contesto, vale a dire il ruolo che Siegfried ha avuto nei disegni di Wotan. Forte di questa nuova e tragica consapevolezza, la Walkiria concepisce e mette in atto il suo sacrificio, affinché esso possa riscattare il male ed aprire la strada all’amore: con l’Anello al dito, salta in groppa al fido destriero Grane, si getta sulla catasta di legna su cui giace il corpo di Siegfried, e appicca il fuoco, invocando che l’incendio raggiunga Walhall. Mentre tutto va in fiamme il Reno straripa. Il grande fiume inghiotte l’Anello e le figlie del Reno se ne impadroniscono. Hagen, nel tentativo di afferrarlo, trascinato dalle Figlie del Reno annega. L’incendio dalla riva del Reno si propaga violentemente, e divora Walhall, che sprofonda con tutti i suoi abitanti: gli dèi periscono avvolti dalle fiamme.