Acqua del Fiume Reno
Il Padre-Reno è fiume sacro: l’acqua che vi scorre risuona col suono ancestrale della creazione, e le profondità ospitano e custodiscono la pura ricchezza della natura, l’Oro. L’acqua preserva l’Oro dalla brama di ricchezza. Ma quando il desiderio di potere avrà prodotto fino all’ultima le sue tragiche conseguenze, sarà l’Acqua del Padre-Reno, esondando e tutto travolgendo, a ripristinare (insieme al fuoco) il primato della Natura.
Anello del Nibelungo
La sua manifattura unisce alla perizia artigianale il requisito del possesso di una abilità che deriva da un sortilegio: qualsiasi bravo artigiano (e tutti i Nani lo sono), infatti, saprebbe dall’Oro del Reno ricavare un anello, ma questo particolare Anello conferisce Potere in cambio di una necessaria Rinuncia all’Amore, rinuncia che dunque l’Anello incorporerà fino a quando non verrà restituito al Reno, dalle cui profondità fu rubato l’Oro da cui venne forgiato l’Anello..
L’Anello quindi è anche Anello della Maledizione (quella scagliata da Alberich il Nibelungo, quando ne viene ingiustamente privato): essa annienta tanto chi lo possiede quanto chi lo vuol possedere.
L’Anello tuttavia è anche Pegno d’Amore: come tale Siegfried lo consegna a Brünnhilde.
Ma soprattutto, l’Anello appartiene legittimamente solo a chi ha operato la rinuncia originaria, necessaria per ottenerlo: l’Anello è di Alberich, il Nibelungo.
Attrezzi dell’officina di fabbro
L’officina di Mime, la sua grossa fucina da fabbro, con gli attrezzi necessari: mantice, incudine, martelli…
Il fabbro è esperto, l’officina è attrezzata. Ma tutto è inutile: per forgiare la Spada, Notung, occorre qualcosa in più, l’audacia e l’istinto di Siegfried, che fabbro non è.
Cavalli delle Walkirie
Giumente e stalloni alati, dai campi di battaglia, condotti dalle vergini amazzoni, volano verso Walhall col loro carico di eroi-cadaveri da rianimare. Ogni Walkiria ha il suo cavallo, ma solo tre sono nominati: la Bigia e il Morello (Graun, Braun), rispettivamente la giumenta di Ortlinde e lo stallone di Waltraute; poi c’è Grane, il fido destriero alato di Brünnhilde (su Grane: vedi infra)
Corno
Non solo è lo strumento musicale in dotazione a Siegfried, ma “È” Siegfried. Un corno d’argento, che Mime gli ha fabbricato: Siegfried lo tiene appeso al collo. Lo suona per cercare compagnia umana: un richiamo al quale Siegfried attende vanamente risposta, in una foresta popolata solo da animali. Lo squillo di quel corno identifica anche Siegfried-Eroe: gagliardo e baldanzoso.
Drago
In ogni fiaba che si rispetti ce n’è almeno uno. Quello del Ring altri non è che il gigante Fafner, mutato in Drago grazie all’Elmo magico: ingombrante deterrente per chiunque voglia avvicinarsi al Tesoro, dato che il Drago/Fafner ci si è spaparanzato sopra e sonnecchia ottusamente. Un possesso del tutto inutile, una ricchezza inoperosa: Fafner, che per ottenerla ha ucciso il fratello Fasolt, ora non sa che farsene.
Il Drago morente ha un sussulto di tenerezza per quel ragazzone ingenuo che lo ha ferito a morte: lo mette in guardia dalle maligne intenzioni di Mime.
Filtro dell’Oblio (e relativo antidoto)
Mentre in Tristan und Isolde il Filtro d’amore (e di morte) è il centro di un reticolo concettuale e simbolico che copre tutti e tre gli atti (per comprenderne il senso occorre giungere ai grandi monologhi di Tristan del terzo atto), nel Ring Wagner accoglie senza ritegno la quota di inverosimiglianza che ogni pozione magica reca con sé. Quindi, semplicemente: Siegfried assume il filtro e dimentica, assume l’antidoto e torna a ricordare. On-off. Ed è chiaro che l’espediente del filtro serve a Wagner per mitigare l’infingardaggine del fedifrago che è il contrassegno del Siegfried leggendario: nelle fonti cui Wagner attinse, infatti, Siegfried è infedele per natura; nel Ring invece tradisce perché gli hanno somministrato la pozione.
Frassino
C’è il frassino “cosmico”, l’albero che regge tutti i mondi e ne è impalcatura. Ne racconta la cosmogonia norrena (vedi cap. 1.2), e ne parla la Prima Norna nel Prologo di Götterdämmerung: la fonte del potere di Wotan è il ramo di quel frassino da cui il dio ricavò la sua Lancia; ma la ferita in tal modo inferta al frassino, nel corso di lunghi tempi, ne determinò il rinsecchimento, causa del Ragnarök (vedi cap 1.2). Del frassino come albero magico e misterioso raccontano infinite leggende celtiche, druidiche, irlandesi, norrene
C’è però nel Ring anche un frassino domestico, chiara ramificazione di quello cosmico: in esso, nella dimora di Hunding, Wotan ha infitto saldamente la Spada che solo il figlio Siegmund potrà svellere (Die Walküre, atto I, scena III).
Fuoco
Il fuoco guizzante e inafferrabile: Loge (Das Rheingold)
Il fuoco magico che protegge la bella addormentata Brünnhilde (Die Walküre)
Il fuoco della fucina di Mime, che l’istinto e la forza di Siegfried costringono ai suoi intenti (Siegfried).
Il fuoco che tutto distrugge e tutto purifica (Götterdämmerung).
Il Ring, insomma, è tutto un fuoco.
Grane
Il fido destriero alato di Brünnhilde (vedi, supra: Cavalli delle Walkirie).
Dei nove cavalli alati che compaiono nel Ring è il più importante: segue Brünnhilde-Walkiria; pascola pacifico chissà per quanto (direi circa diciassette-diciotto anni) accanto alla bella addormentata e protetta dal fuoco; poi accompagna Siegfried nella sua breve avventura presso i Ghibicunghi; infine, poveretto, subisce la sorte brûlé di Brünnhilde, anzi ne costituisce insieme alla sua amazzone icastica rappresentazione.
Resta da chiedersi una cosa: il bacio di Wotan che addormenta Brünnhilde priva la ragazza dei suoi requisiti sovrannaturali; dunque, se Grane segue le sorti della sua amazzone, perde le ali?
Idromele
Potentissimo energy-drink a base di miele fermentato. Dopo la sconfitta e il decesso in battaglia e un viaggio non proprio confortevole in giro per i cieli in groppa a strani cavalli alati, per i valorosi guerrieri-cadaveri il cocktail di benvenuto servito a Walhall dalle Walkirie ha un effetto miracoloso: fa resuscitare i morti.
Lancia (di Wotan)
Arma e codice delle leggi insieme, forza e fragilità: Wotan può comandare ma deve obbedire. La sua Lancia è appuntita, ma il suo Potere è spuntato. Insieme all’Anello del Nibelungo è l’oggetto più importante del Ring.
Mele d’oro
Il cibo degil dèi. L’ambrosia delle divinità olimpiche é (non si sa bene) nettare, miele, idromele o vino. Gli dèi del Ring, invece, mangiano mele. Una mela al giorno toglie il medico di torno, si sa: ma se si tratta delle Mele d’oro coltivate da Freia, l’eterna giovinezza è assicurata. Almeno, così dice la pubblicità.
Notung
La Spada passa di padre in figlio (Wotan – Siegmund – Siegfried), e conferisce oltre al vigore la virilità. Siegmund, infatti, solo dopo averla estratta dal frassino può possedere Sieglinde; Siegfried può possedere Brünnhilde solo dopo avere, con quella Spada, conquistato la libertà, spezzando la Lancia di Wotan).
La prima plastica dimostrazione della potenza di Notung ha un sottotesto inequivocabile: Siegfried, terminato di forgiare la spada, con un fendente “batte sull’incudine, che si spacca dall’alto in basso”.
Siegfried tuttavia usa la Spada anche come invalicabile barriera anti-sesso.
Di Notung, insomma, dovremo riparlare un bel po’.
Oro
Riposa in fondo al Reno, e lì deve stare, mirabile, intatto, indesiderato. Così la Natura vuole. Così anche le Rune vogliono, perché quell’Oro è potenziale suscitatore di cupidigia e di conflitti. Come ogni cosa nel Ring il principio di ordine incorpora il disordine, il bene il male, la vita la morte, la pace la guerra: l’Oro puro la torva Maledizione.
L’Oro-ricchezza è invece la misura del Valore: in Das Rheingold la prigioniera Freia è così preziosa che va riscattata a peso d’oro, va letteralmente ricoperta d’oro.
Infine l’Oro-accumulo: il Tesoro di Alberich il Nibelungo, al quale in realtà per dominare sarebbe sufficiente l’Anello, eppure costringe i Nibelunghi ad accumulare oro senza tregua, solo per possederlo. Anche Fafner è detentore della ricchezza improduttiva generata dallo sfruttamento di quella manodopera proletaria, è proprio quel deprecabile tipo di capitalista: Ich lieg’ und besitz’, Io posseggo e giaccio, risponde sbadigliando Fafner al Wanderer. Sto qui a covare il mio Oro: il mio tesssoro…
Orso Bruno
Bruno fa una fugace apparizione accanto a Siegfried, che se lo porta al guinzaglio per spaventare Mime aizzandolo contro di lui. Non c’è dubbio, a quel punto del racconto l’Orso Bruno è l’alter-ego di Siegfried: il ragazzo infatti possiede la stessa forza e – pare – la stessa capacità riflessiva.
Ponte arcobaleno
Nel Ring i trasporti terrestri sono affidati, prosaicamente, a gambe e piedi (solo Fricka, da vera star, entra in scena su uno spettacolare carro tirato da due arieti), ma quelli aerei stupiscono per i grandi effetti speciali, non c’è che dire: cavalli alati, e (appunto) una fantastica scala mobile fatta dei colori dell’iride, opera della Donner Engineering Company.
Sangue di Drago
Anche in questo caso, come per il Filtro dell’Oblio (vedi supra) Wagner attinge al fiabesco puro: il Sangue di una creatura incantata produce incantesimo, in questo caso attribuisce a Siegfried super-poteri (comprendere il linguaggio degli animali, leggere nel pensiero).
Il fratricida Fafner, quasi trasformato in Gigante-buono in articulo mortis, vuole giovare al suo uccisore Siegfried mettendolo in guardia contro Mime: lo fa a parole, prima di emettere l’ultimo sospiro, ma Siegfried non pare dargli ascolto. Per fortuna c’è il Sangue Incantato.
Tarnhelm (Elmo Magico)
Prima dell’avvento di Facebook, Tarnhelm è il modo più comodo per dissimulare la propria identità. Basta immaginare di essere qualcuno, qualcosa, o nessuno, e si diventa quel qualcuno, quel qualcosa o ci si rende invisibili. Non a caso, insieme all’Anello, è l’oggetto magico più desiderato del Ring.
Tesoro
Vedi: Oro
- L’Anello del Nibelungo (Der Ring des Nibelungen)
- Das Rheingold (L’Oro del Reno)
- Il tempo dell’azione
- Die Walküre (La Walkiria)
- Siegfried
- Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dèi)
- I personaggi del Ring, non in ordine di apparizione
- Miscellanea fantastica, in ordine alfabetico
- Tutti i personaggti del Ring, in ordine alfabetico
- Scansione temporale degli eventi rappresentati